I componenti principali del sushi

Maki

Il Sushi di tipo Maki, a volte indicato semplicemente come Maki o maki-sushi, è un particolare tipo di sushi arrotolato generalmente in un’alga. È proprio il nome, “maki”, a spiegarci questa caratteristica. L’origine della parola si trova nel verbo “maku”, che significa arrotolare/avvolgere. Come tutte le ricette che riguardano il sushi, sashimi o pesce crudo in generale, capire come preparare un buon maki non è semplice: il segreto del sushi sta nel riso e nella massima qualità degli ingredienti. Si prepara arrotolando l’alga nori, il riso e tutti componenti con una speciale stuoia, che aiuta a compattare la preparazione per poi tagliarla in cilindri da circa 2/3 cm ciascuno.

California Roll

I California Roll sono stati inventati negli anni sessanta da uno chef di sushi creativo di Los Angeles. La nascita di questo tipo di rotolino ha a che fare con il fatto che alcune persone esitavano a mangiare l’alga Nori e con questo metodo, inserendola all’interno dello strato di riso, se ne mantiene  il gusto pur lasciandola nascosta alla vista. Come ripieno si utilizza spesso l’avocado, ma anche cetrioli, gamberi, tonno, salmone, polpa di granchio… per infinite e creative, gustose combinazioni. All’esterno sesamo nero o bianco, uova di capelin rosse o verdi aromatizzate al wasabi, daranno colore e ancora nuovi sapori.

 

Nigiri

Il nigiri è una preparazione del sushi giapponese composto da una polpettina ovale di riso ricoperta con una fettina di pesce fresco crudo oppure altri ingredienti, come i gamberi anche cotti, una fetta di una frittata particolare, fatta alla maniera giapponese, molto sottile e arrotolata su se stessa, altri tipi di pesce, seppie o bastoncini di verdure.

Il nigiri è composto solitamente da solo riso e un ingrediente, ma in alcuni casi si inserisce un’altro ingrediente complementare e si fissa con una sottile striscia di Alga Nori.

 

Con quali condimenti?

I tre condimenti tradizionali che esaltano i sapori del sushi arricchendolo sono:

Salsa di soia: è una salsa fermentata ottenuta dalla soia, grano tostato, acqua, sale e Aspergillus sp. (<0,01%). La farina di soia cotta viene mescolata con il frumento tostato sbriciolato. Poi si procede all’inoculazione di Aspergillus oryzae (kōji) e si aggiunge sale. Il metodo tradizionale dei contenitori in legno prevede 72 ore di fermentazione e la pastorizzazione per  ottenere il prodotto finale.

Wasabi piccante: Il suo sapore forte e particolare lo rende davvero unico e tipico rispetto a qualsiasi altro cibo della gastronomia occidentale. A tavola il wasabi si presenta sotto forma di una pasta di colore verde. Si tratta di Ravanello giapponese, che viene poi lavorata fino ad ottenere una pasta.

Zenzero marinato: sta diventando piuttosto popolare anche dalle nostre parti. Sapore deciso e particolare, non fa sicuramente per tutti. È quello che gli esperti chiamano gusto acquisito, sostenendo che con un po’ di pazienza tutti potrebbero cominciare ad apprezzarlo.